9. PICNIC E FARFALLE
CON BELLOW E NABOKOV
location_on Via Pedonale, presso Via Faloria
Mi tornò in mente Cortina. Ithiel e io eravamo la Coppia umana. Facemmo un picnic nel bosco dietro il Cristallo – formaggio, pane, carne fredda, sottaceti e vino. Io mi distesi sopra Ithiel e lo imboccai. Più tardi quando ci provai io stessa mi resi conto di come sia difficile inghiottire un boccone in quella posizione.
Saul Bellow, La sparizione
Amori impossibili, seduzioni di bellezza. Cortina, nella letteratura, è contemporaneamente un’ambientazione e un’evocazione. Funge da zona franca, da crocevia cosmopolita, dove a metà Novecento si dà appuntamento un’élite internazionale. E gli avamposti, gli snodi di questa rete invisibile sono i grandi alberghi, isole nel tempo e nello spazio. Il Cristallo e il Miramonti, per la loro posizione appartata e sommitale, incarnano per primi la versione locale di queste enclave alpine. Ecco che sui prati del Cristallo ritroviamo Vladimir Nabokov (1899 – 1977), nel luglio 1973, a cacciare le farfalle con la moglie. Le Dolomiti sono menzionate nel romanzo di Nabokov Ada o ardore (1969). E sugli stessi prati fanno un picnic i protagonisti di La sparizione (1989), racconto lungo di Saul Bellow (1915 – 2005) che descrive l’amore tra Clara, giornalista della moda, e Ithiel, detto Teddy, influente consigliere del Pentagono. Bellow, autore di capolavori come Le avventure di Augie March e Herzog, era stato ospite dell’albergo, amando Cortina. La storia segue il rapporto contraddittorio di Clara con un uomo che continua ad amare e ammirare nella sua intelligenza anche dopo la fine della relazione. “Le sembrava che lui fosse superiore a chiunque. Una volta, all’Hotel Cristallo di Cortina d’Ampezzo, redassero insieme un documento, al ritmo martellante del campo da tennis sotto la finestra. Lui dovette leggere al telefono, da un capo all’altro dell’Atlantico, le pagine che lei gli batteva a macchina”. La relazione tra Clara e Ithiel è simboleggiata, quasi racchiusa, in un anello di smeraldi che lui le regala, e la cui “sparizione” la getta nello sconforto. “A Cortina credevo di agire sulla spinta di emozioni personali, ma quelle emozioni erano così divoranti, così ardenti, che avrebbero potuto essere sovrapersonali – una giovane donna sana e innamorata che esprimeva la tragedia o la commedia del mondo avviato alla sua conclusione. Una febbre che usa l’amore come proprio veicolo”.
audio_file Letto da: Gaetano Bruno Emons Audiolibri
9 Picnic e farfalle con Bellow e Nabokov - Gaetano Bruno

Saul Bellow in Europa, anni Ottanta, leggendo il "Sunday Times".

Vladimir Nabokov a Montreux, Svizzera, nel 1966 (Foto Philippe Halsman).
location_on 46°31'57.6"N, 12°08'30.1"E
Via Pedonale, presso Via Faloria