16. A CASA DI RACHELE

SCRITTORI, POETI E CASUNZIEI

location_on Località Salieto - Installazione: Giugno 2025

Questa cittadina ha un po’ i vantaggi che aveva (e ha) Roma, senza le noie. Tutti, prima o poi, passano di qua. Non hai la sensazione dell’aria stagnante, gli incontri imprevisti sono facili. È un posto dove in fondo si potrebbe vivere quasi tutto l’anno. Ed è bello scrivere a letto, al mattino, come faccio io, guardando i monti silenziosi che si sbrogliano dalle nuvole, e respirano con piacere.

Linuccia Saba, Lettera a Carlo Levi

Se Cortina a metà Novecento è un ritrovo fisso di scrittori e artisti, c’è un posto dove ci si dà appuntamento in particolare. È la casa dell’ampezzana Rachele Padovan (1916 – 1999), che sorge qui, a Salieto, dove per decenni era possibile ritrovare, intorno alla prelibata cucina di Rachele, Ernest Hemingway, Mario Luzi, Giovanni Comisso, Andrea Zanzotto, Giuseppe Berto, Neri Pozza, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Dacia Maraini, Indro Montanelli, e tanti altri. L’abilità di Rachele ai fornelli, tra canederli e casunziei, è raccolta in un suo libro del 1981, La cucina ampezzana, che conserva i caratteri della gastronomia locale, “povera, anzi, austera”, scrive Rachele, che della sua stua ampezzana aveva fatto un cenacolo molto amato. Come scrive Giorgio Soavi, ricordato nella guida Lettere da Cortina (Elleboro), Rachele “ha riempito i cuori di un grande numero di scrittori”, in quella “grande stanza con la stufa, il tavolo, le provviste, le due grandi finestre che danno sulla valle”. Ha scritto Alberto Arbasino: “lo sapeva bene Graham Greene: i rendez-vous giusti si combinano all’Avana, o tutt’al più a Cortina”. A passare per Cortina, dal dopoguerra in avanti, è in effetti un pezzo intero di letteratura italiana. Da Carlo Emilio Gadda a Gabriele D’Annunzio, da Pietro Citati a Curzio Malaparte a Vitaliano Brancati, da Piero Chiara a Sergio Saviane, a Pier Antonio Quarantotti Gambini. E ancora, Giovanna Zangrandi, Raffaele La Capria, Domenico Porzio, Riccardo Bacchelli, Alis Levi, Palma Bucarelli, Gianna Manzini, fino a Cesare De Michelis, Giulio Nascimbeni, Luciano De Crescenzo… insieme a loro, una serie di ampezzani e cortinesi di adozione, da Renato Balsamo a Milena Milani, da Mario Caldara a Roberto Pappacena, da Maria Irma Mariotti a Ennio Rossignoli, a comporre un affresco gomito a gomito, in cui l’anima locale e quella nazionale e internazionale si ritrovano insieme, nella vita di paese. “Agguerrita, amata, frequentatissima, Cortina superò anche gli anni del conflitto”, ha scritto Giovanni Nuvoletti Perdomini, “subito dopo riprese gioiosa e beffarda la giostra delle vanità con una ronde du plaisir forse meno gioconda ma ancor più frenetica, destinata poi a sfiorire lentamente con qualche sbadiglio”.

audio_file Letto da: Iaia Forte Emons Audiolibri

Rachele Padovan nella sua casa di Salieto, anni Ottanta del Novecento. Foto Anthony Marasco.

location_on 46°31'22.5"N, 12°08'07.9"E
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