5. LA PERFEZIONE DELLA NEVE

PARISE E ZANZOTTO

location_on Socrepes, Partenza delle Piste

Allora cominciare a sciare, avendo davanti a sé una lunga discesa immacolata dove nessuno è mai passato, soli, contro il sole, aspirando quel profumo quasi impercettibile che il sole estrae dalla neve, un po’ ozono, un po’ di iodio, ascoltando i suoni interni dei propri muscoli, del respiro, dello sguardo e soprattutto il suono della propria energia in espansione, allora, e solo allora e per pochi istanti, si può dire e ripetere e ricordare: “Sì, sono e sono stato veramente felice di vivere”.

Goffredo Parise, Accadde a Cortina

Neve. L’éternel retour di Goffredo Parise (1929 – 1986) nella valle d’Ampezzo, come l’ha chiamato Giosetta Fioroni, è sempre invernale. Era la stagione preferita dello scrittore vicentino: “accadde, come si dice, a Cortina. Per molte stagioni presi una casa in affitto e mi trasferivo lì per tutto l’inverno”. Infinite sono le pagine che scrittori e scrittrici hanno dedicato alla neve di Cortina, eppure Parise, autore di capolavori come Il ragazzo morto e le comete, Il prete bello, I sillabari, ne fece, con la prosa estetizzante che lo caratterizzava, quasi un genere letterario. Il poeta Andrea Zanzotto (1921 – 2011), assiduo frequentatore ampezzano, alla neve dedicò a sua volta versi splendidi e sperimentali, “Quante perfezioni, quante / quante totalità. Pungendo aggiunge” (La perfezione della neve, da La beltà, 1968). Ma qual è la neve migliore? Sentiamo ancora Parise, in Accadde a Cortina, sul “Corriere della Sera” del 14 gennaio 1980: “la neve di primavera è meravigliosa ma la vera, la grande, la sublime, la matematica neve è quella polverosa, microscopica neve a ghiaccioli di pieno inverno, in gennaio. Soffice e così silenziosa che non si ode alcun rumore, appena il respiro degli sci quando il corpo si alza e si abbassa rapidamente per curvare, e lo scricchiolio quando si sta fermi. La bellezza di questa neve è nutrita dal silenzio e dalla luce: una luce fredda e purissima, radente o a picco, senza ombre, dove il blu del cielo si appoggia al candore delle vette e dei manti, e il sole è un disco bianco e rovente come la bocca di un altoforno nell’infinito”.

audio_file Letto da: Annina Pedrini Emons Audiolibri

5 La perfezione della neve - Annina Pedrini

Goffredo Parise con la Tofana sullo sfondo (Foto Lorenzo Capellini).

location_on 46°32'05.9"N, 12°07'18.4"E
Socrepes, Partenza delle Piste