3. VAGABONDE NELLE DOLOMITI

SCRITTRICI E SCRITTORI ANGLOSASSONI ALL’ALBA DEL TURISMO

location_on Corso Italia, Ciasa dei Pupe

Guardando a ritroso nella memoria attraverso quel mare di cime e passi che si estende tra Bolzano e Cortina, sono incline a porre le Dolomiti d’Ampezzo al primo posto, sia per la loro posizione, sia per la loro struttura. Non conosco nulla che possa competere per forma e varietà con il fantastico, mutevole, imprevedibile grande circolo che, in un raggio di meno di dodici miglia dalle porte dell’hotel Aquila Nera, comprende il Pelmo, l’Antelao, le Marmarole, la Croda Malcora, il Cristallo e la Tofana.

“Come, non sono sposate? Nessuna delle due? Sole e non sposate? Oh, poverine, poverine!” A tanta commiserazione rispondemmo ridendo irresistibilmente e di cuore.

Amelia Edwards, Cime inviolate e valli sconosciute

In principio fu la strada di Alemagna. La fortuna letteraria delle Dolomiti comincia dopo il Grand Tour, dopo il Viaggio in Italia di Goethe. A “scoprire” Ampezzo, a raccontarla ai lettori, grazie alla nuova via asburgica carreggiabile completata nel 1830, sono per primi gli inglesi. Il romanticismo rende le Alpi popolari presso le classi agiate, l’idea di montagna si affranca da superstizioni e oggettive scomodità che ne avevano scoraggiato l’esplorazione; lo sguardo gettato al “paesaggio” si trasforma in impressione. I britannici Josiah Gilbert e George Cheetham Churchill, in tre anni di escursioni con le mogli, armati di bloc-notes e colori, sono i primi a rendere le Dolomiti in un libro, Le montagne dolomitiche, 1864. Nel 1868 è la volta dell’alpinista John Ball, con la sua Guida alle Alpi Orientali. Tre anni più tardi è una donna, Elizabeth Tuckett, a pubblicare un resoconto del viaggio fatto col fratello Francis-Fox e amici: Zigzagando tra le Dolomiti. Brevi note e centinaia di schizzi al tratto, raffinati, ironici e originalissimi: una vera graphic novel ante litteram. Nel 1872 un’altra signora della upper class, Amelia Edwards, compie un suo “vagabondaggio di mezza estate” con un’amica, “L.”, e ne scrive in Cime inviolate e valli sconosciute. Due donne sole, tra montagne remote…! Nel 1877 toccherà a Passeggiate nelle Dolomiti, dell’austriaco Paul Grohmann. Nel 1913 alle leggende dei Monti Pallidi, di Karl Felix Wolff. Questi testi ci offrono un inestimabile ritratto degli albori del turismo: la vita quotidiana di un paese ladino, l’ospitalità degli ampezzani, le figure di guide quali Santo Siorpaes e Angelo Dibona, i fratelli pittori Ghedina, l’hotel Aquila Nera, “eccellente quartier generale per l’alpinismo”… La pionieristica voce femminile unisce al tipico humor britannico un’informalità nello sguardo e una curiosità per le cose più semplici, a volte le più rivelatrici. Qualche anno dopo, Emily Bury e Anna Power Potts si stabiliranno nel nuovo “castello” di Sant’Uberto, in località Tornichè. Due altre donne sole, colte e intraprendenti, che ameranno, ricambiate, la comunità cortinese.

audio_file Letto da: Elena Radonicich Emons Audiolibri

Amelia Edwards negli Stati Uniti, 1890.

location_on 46°32'20.4"N, 12°08'06.6"E
Corso Italia, Ciasa dei Pupe